Commenti a: Sea, ora l’inchiesta della ‘guerra’ in Procura rischia l’avocazione della Pg http://www.giustiziami.it/gm/sea-ora-linchiesta-della-guerra-in-procura-rischia-lavocazione-della-pg/ Cronache e non solo dal Tribunale di Milano Thu, 22 Nov 2018 20:04:52 +0000 hourly 1 http://wordpress.org/?v=3.4.1 Di: rechtsanwalt http://www.giustiziami.it/gm/sea-ora-linchiesta-della-guerra-in-procura-rischia-lavocazione-della-pg/#comment-22 rechtsanwalt Mon, 19 May 2014 16:19:16 +0000 http://www.giustiziami.it/gm/?p=2231#comment-22 come si dice: evviva la "obbligatorietà dell'azione penale"... in realtà, quasi tutti i fieri e strenui oppositori di un ridimensionamento di tale altissismo precetto costituzionale (non sia mai che contro un reo non si proceda!! tutti sono uguali avanti alla legge!!) sono in realtà A FAVORE, nel proprio intimo (personale collettivo)a derogare a tale principio e selezionare quindi i reati per i quali procedere e per quali no, anche nella forma più lieve della "priorità", periodicamnete da stabilirsi, tra i reati da perseguire : solo, che vorrebbero le anime pie che tale potere di scelta fosse loro esclusiva prerogativa: non del parlamento, tantomeno del governo (in fondo,bene o male che importa se questi sono comunque scelti direttamente dalla gente o da persone da essa votate) ma LORO. Non vi pare così? beh a prescindere dalla circolare "Maddalena" interna alla procura di Torino (con la quale il procuratore capo aveva dato disposizione ai sostituti di "lascair morire" i procedimenti che -a torto o a ragione- parevan destinati a prescriversi in secondo se non g primo grado), chi rammenta che l'ipotesi di adozione di priorità nell'attività delle diverse Procure(in soldoni: decidere a quale tipologia di reati, periodicamente, dedicare maggiori attenzioni, mezzi,uomini e strumenti stante la accertata impossibilità di "fare tutto e bene ed allo stesso tempo"), con indicazione annualmente da parte del parlamento/governo di linee-guida sui reati cui dare la "precedenza" nelle indagini, fu sibito accantonata causa -more solito- la rivolta della magistratura che gridava all'attentato al totem monolitico costituito dal succitato principio della obbligatorietà penale? gli alti lai alla luna elevati dai più rappresentativi esponenti della magistratura al "tentativo del potere politico di evitare indagini scomode"? nessuno, credo - a maggior ragione, nessuno rammenterà che di lì a pochissimo il Procuratore capo di Genova emanò una circolare, con la quale giustappunto comunicava aia suoi sostituti delle linee-guida in relazione ai reati cui dedicare tempo e mezzi, a scapito di altri reati i cui relativi fascicoli (centiania? migliaia?), con buona pace del "sublime principio", restavano destinati a gaicere in un sonno più o meno eterno... Quindi,l'esatta lettura della diatriba "obbligatorietà sì/obbligatorietà no" dell'azione penale deve esser risolta a favore del "no": purchè a decidere se procedere o meno siano Lor Signori Magistrati nel loro insidacabile giudizio... Bah. come si dice: evviva la “obbligatorietà dell’azione penale”… in realtà, quasi tutti i fieri e strenui oppositori di un ridimensionamento di tale altissismo precetto costituzionale (non sia mai che contro un reo non si proceda!! tutti sono uguali avanti alla legge!!) sono in realtà A FAVORE, nel proprio intimo (personale collettivo)a derogare a tale principio e selezionare quindi i reati per i quali procedere e per quali no, anche nella forma più lieve della “priorità”, periodicamnete da stabilirsi, tra i reati da perseguire : solo, che vorrebbero le anime pie che tale potere di scelta fosse loro esclusiva prerogativa: non del parlamento, tantomeno del governo (in fondo,bene o male che importa se questi sono comunque scelti direttamente dalla gente o da persone da essa votate) ma LORO. Non vi pare così? beh a prescindere dalla circolare “Maddalena” interna alla procura di Torino (con la quale il procuratore capo aveva dato disposizione ai sostituti di “lascair morire” i procedimenti che -a torto o a ragione- parevan destinati a prescriversi in secondo se non g primo grado), chi rammenta che l’ipotesi di adozione di priorità nell’attività delle diverse Procure(in soldoni: decidere a quale tipologia di reati, periodicamente, dedicare maggiori attenzioni, mezzi,uomini e strumenti stante la accertata impossibilità di “fare tutto e bene ed allo stesso tempo”), con indicazione annualmente da parte del parlamento/governo di linee-guida sui reati cui dare la “precedenza” nelle indagini, fu sibito accantonata causa -more solito- la rivolta della magistratura che gridava all’attentato al totem monolitico costituito dal succitato principio della obbligatorietà penale? gli alti lai alla luna elevati dai più rappresentativi esponenti della magistratura al “tentativo del potere politico di evitare indagini scomode”? nessuno, credo – a maggior ragione, nessuno rammenterà che di lì a pochissimo il Procuratore capo di Genova emanò una circolare, con la quale giustappunto comunicava aia suoi sostituti delle linee-guida in relazione ai reati cui dedicare tempo e mezzi, a scapito di altri reati i cui relativi fascicoli (centiania? migliaia?), con buona pace del “sublime principio”, restavano destinati a gaicere in un sonno più o meno eterno… Quindi,l’esatta lettura della diatriba “obbligatorietà sì/obbligatorietà no” dell’azione penale deve esser risolta a favore del “no”: purchè a decidere se procedere o meno siano Lor Signori Magistrati nel loro insidacabile giudizio… Bah.

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