giustiziami

Cronache e non solo dal Tribunale di Milano

I blogger e quella strana domanda per entrare nella posta di Clooney

“Worst habit”. Qual’ è la peggiore abitudine di George Clooney?  Se lo chiedono Gianluca Neri e Guia Soncini in uno scambio di sms finito agli atti dell’inchiesta della Procura di Milano (blog star).

Rispondere significherebbe sguazzare nella posta elettronica del divo. Difficile essere a conoscenza dei lati oscuri di George, però. Allora i due blogger, indagati assieme a Selvaggia Lucarelli per aver violato l’intimità dei vip, la buttano sul ridere. E infilano battute perfide: la sua abitudine peggiore “sarà la Canalis?. O, forse, una sua particolare abitudine sessuale? (vi risparmiamo l’espressione greve).

Più semplice azzeccare il nome dell’animale domestico di Elisabetta Canalis. “Quello che separa noi da tutto il mondo – scrive Macchianera a Soncini in uno delle centinaia di messaggi intercettati – è sapere come si chiama il coniglio della Canalis”. E infatti poi lo indovinano, riuscendo a intrufolarsi nella posta della show girl. Quando la presunta spiata si accorge che qualcuno vuole vendersi le foto della sua 32esima festa di compleanno, George, da sempre attento guardiano della privacy, si arrabbia molto minacciando denunce a tutti i partecipanti alla festa nella villa sul lago di Como. Dall’affare, secondo la ricostruzione dell’accusa, resterebbe comunque fuori Guia Soncini alla quale, come svelato da alcuni sms, era stata nascosta la trattativa, poi sfumata, per vendere le foto al settimanale ‘Chi’. E del resto agli atti non c’è un solo sms tra lei e Selvaggia. Scorrendo le carte dell’inchiesta, pare che Guia si metta nei guai solo per curiosità personale. E forse non si rende neppure conto di rischiare di commettere un reato (che andrà comunque provato in aula) se è vero che quando la chiamano in Procura, con un’ingenuità (o una sicurezza d’innocenza?) quasi stupefacente, porta di sua spontanea volontà il pc alla polizia informatica. Lì dentro ci sono decine di mail che testimonierebbero il suo coinvolgimento nell’inchiesta, ma nessuna delle foto relative alla festa sul lago di Como. Quelle sono state trovate invece nel pc di Macchianera. Nulla di sconvolgente, nessuna immagine peccaminosa. Ma è la prima volta che il mondo scorgerebbe gli interni di Villa Oleandra: impresa titanica ma meno ardua che indovinare la peggiore abitudine del padrone di casa. (manuela d’alessandro)

 

 

 

Selvaggia Lucarelli a Macchianera, voglio tutti gli scheletri della Venier

“Habemus Mara”, esulta Gianluca Neri e Selvaggia Lucarelli manifesta un ‘macabro’ trasporto: “Voglio tutti i suoi scheletri in fila“.

La ‘storica’ conduttrice televisiva è una delle parti offese, anche se non ha presentato denuncia, nell’indagine che ha portato al processo a carico dei tre blogger Gianluca Neri alias Macchianera, Selvaggia Lucarelli e Guia Soncini, accusati di avere scovato primizie di gossip intrufolandosi nella posta elettronica dei vip.

Dallo scambio di sms agli atti delle oltre 600 pagine dell’indagine condotta dal pm Grazia Colacicco sembrerebbe emergere lo spionaggio ai danni della Venier, di cui gli indagati avrebbero cercato di scoprire la squadra del cuore per violare le e – mail. Soncini e Lucarelli avrebbero avuto rapporti indipendenti l’una dall’altra con Neri che, nella ricostruzione della Procura, sarebbe stato deputato a trovare i codici di accesso per carpire i segreti dei personaggi del mondo dello spettacolo. In un altro sms, Neri e Soncini fanno un riferimento al nome del coniglio di Elisabetta Canalis, come ‘chiave’ per arrivare alle fotografie scattate a Villa Oleandra durante il party per il 32esimo compleanno dell’ex fidanzata di George Clooney. Uno dei temi centrali del processo che inzierà tra pochi giorni sarà proprio la presunta trattativa sulle immagini che sarebbero state rifiutate dal ‘Chi’, il settimanale diretto da Alfonso Signorini. Le parti civili, Elisabetta Canalis e Federica Fontana, potrebbero portare in aula attraverso i loro legali alcuni testimoni del tentativo di vendere le foto alla rivista di gossip a una cifra attorno ai 100mila euro. Intanto, Canalis sembra voler mantenere un profilo basso nella vicenda, come si deduce dalla nota diffusa dai suoi legali: “La nostra assistita è stata informata della diffusione non autorizzata e della probabile offerta in vendita ad una rivista di settore di alcune fotografie scattate in luoghi privati e mai autorizzate. Si e’ pertanto rivolta alle autorita’ per tutelare la propria riservatezza”.

(manuela d’alessandro)

“Vendevano” foto e gossip rubati dalle mail dei vip”. A processo Selvaggia Lucarelli, Guia Soncini e Macchianera

 

 

Dove andavano a raccogliere  le chicche più squisite del gossip, tra il 2010 e il 2011, le blog star italiane Selvaggia Lucarelli, Guia Soncini e Gianluca Neri alias Macchianera? In un nascondiglio molto fecondo e troppo segreto, almeno per la legge: la memoria dei telefonini che anche per i vip dovrebbe restare un fortino inespugnabile.

Stando al decreto di citazione firmato dal pm di Milano Grazia Colacicco che li ha mandati a processo, i giornalisti e blogger riuscivano a intrufolarsi nell’intimità dei vip ottenendo “fraudolentemente” codici e password, operazioni facilitate da domande segrete a basso livello di protezione per il recupero delle parole chiave (in un caso: “Come si chiama il tuo animale domestico?”).

Il cuore dell’inchiesta sono  191 fotografie scattate durante il party per il 32esimo compleanno di Elisabetta Canalis nella sfarzosa Villa Oleandra di George Clooney, sul lago di Como. Secondo il pm, gli imputati entrano in possesso delle immagini con modi illeciti tentando di venderle al settimanale ‘Chi’ al prezzo di 120mila euro ma non riescono a chiudere l’affare perché qualcuno avvisa l’allora fidanzata del divo che sporge denuncia al commissariato Garibaldi / Venezia di Milano.

Nel processo davanti al giudice Stefano Corbetta dell’XI sezione penale, accanto alla Canalis sfileranno altre parti offese da copertina di cui gli imputati avrebbero letto le mail come se fossero una golosa rivista di pettegolezzi da sfogliare.

I blogger, si legge nel capo d’imputazione che Giustiziami ha consultato, “al fine di procurare a sé o a altri un profitto consistente nella vendita di fotografie e di informazioni o conversazioni personali di cui erano venuti a conoscenza o comunque al fine di arrecare danno a Elisabetta Canalis e alle persone di seguito indicate, si procuravano, rispondendo alla domanda segreta per la password, i codici di accesso dell’indirizzo di posta elettronica di Federica Fontana, Mara Povoleri (Mara Venier, ndr), Sandra Bullock, Scarlett Johansson e altri”.

In particolare, il profilo di Federica Fontana veniva considerato un pozzo di segreti:  gli imputati “lo monitoravano, ottenendo così indebite informazioni a loro non dirette, tra le quali l’indirizzo web, il nome utente e la password di accesso alla galleria fotografica che conteneva immagini della festa privata per il compleanno di Elisabetta Canalis”. In seguito Lucarelli, Neri e Soncini, sempre stando alle accuse,  “fraudolentemente intercettavano comunicazioni relative a un sistema informatico o telematico e ne rivelavano in parte il contenuto. In particolare, avendo fraudolentemente ottenuto gli accessi a vari account di posta elettronica, ne monitoravano la posta in entrata utilizzando un apposito account di posta elettronica come collettore unico di tutta la corrispondenza intercettata”.

I tre dovranno difendersi dalle accuse, a vario titolo, di concorso in intercettazione abusiva, detenzione e diffusione di codici di accesso (unica non contestata a Lucarelli), accesso abusivo a sistema informatico, violazione della privacy,  reati in alcuni casi aggravati dall’aver tentato di lucrarci. “Non ho mai chiesto e ricevuto un euro da nessun giornale, rivista o editore  -  scrive intanto Selvaggia su Facebook – nè per quelle foto nè per qualsiasi altra foto o notizia in altri periodi”. Per adesso nessuno ha intenzione di patteggiare (solo alcuni reati sono a querela di parte), il 19 giugno via al processo. Spegnete i computer e venite in aula.  (manuela d’alessandro)

La ‘risposta’ di Macchianera