giustiziami » Lecco http://www.giustiziami.it/gm Cronache e non solo dal Tribunale di Milano Tue, 15 Apr 2025 11:11:37 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=3.4.1 ‘Ndrangheta, per la prima volta Milano ‘perde’ un pezzo di competenza http://www.giustiziami.it/gm/ndrangheta-per-la-prima-volta-milano-perde-un-pezzo-di-competenza/ http://www.giustiziami.it/gm/ndrangheta-per-la-prima-volta-milano-perde-un-pezzo-di-competenza/#comments Thu, 04 Dec 2014 21:24:41 +0000 dalessandro http://www.giustiziami.it/gm/?p=3627 La mafia saluta e se ne ritorna su quel ramo del lago. Mafia presunta, si intende. Anzi, per la precisione: ‘ndrangheta. Con una decisione innovativa, che contrasta con le tesi della Dda, il presidente della settima sezione penale di Milano, Aurelio Barazzetta, ha stabilito che il processo a carico di sette imputati nato dall’inchiesta denominata ‘Metastasi’, si dovrà celebrare a Lecco. E’ la prima volta che Milano perde pezzi di un processo sulle cosiddette ‘locali’ di ‘ndrangheta individuate a partire dall’inchiesta ‘Infinito’.

Se la competenza sul reato previsto dall’articolo 416bis in fase di indagini è indubbiamente della procura distrettuale, il tribunale competente è un altro se, come ha stabilito il giudice in questo caso, le condotte mafiose si sono concretamente realizzate al di fuori dei confine milanese. Per radicare nel capoluogo il dibattimento non basta che il potere intimidatorio della locale poggi sulla forza dell’organizzazione mafiosa sovraordinata, quella ‘Lombardia’ già individuata nel corso di ‘Infinito’. Bisogna guardare alle condotte materiali che sostanziano il reato di associazione di stampo mafioso. E in questo caso, sarebbero avvenute tutte in territorio lecchese. Al tribunale sul lago finiscono tra gli altri Mario Trovato (fratello del più noto Francesco ‘Coco’ Trovato), e Antonio Rusconi, ex sindaco di Valmadrera. Nel collegio difensivo c’è una certa euforia tanto che qualcuno parla di provvedimento che per la prima volta “fa crollare un teorema della Dda milanese”. Molti legali, ora, dovranno lavorare in trasferta. E anche i pubblici ministeri faranno avanti e indietro. Non proprio comodissimo.

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Madre arrestata per triplice infanticidio intanto Alfano promette: inseguiremo l’assassino http://www.giustiziami.it/gm/madre-arrestata-per-triplice-infanticidio-intanto-alfano-promette-inseguiremo-lassassino/ http://www.giustiziami.it/gm/madre-arrestata-per-triplice-infanticidio-intanto-alfano-promette-inseguiremo-lassassino/#comments Sun, 09 Mar 2014 15:17:29 +0000 dalessandro http://www.giustiziami.it/gm/?p=1711 E’ evidente, ahinoi. Il ministro dell’Interno Alfano non ci legge. Avvisatelo! Angelino, leggi giustiziami.it che ti dà le dritte giuste.

Umilmente, per il bene degli investigatori di cui è il capo dicastero ma soprattutto per il suo bene, avevamo già provato a dargli un piccolo consiglio che potremmo sintetizzare così: non commentare, non annunciare, evita i proclami, se le indagini in corso, altrimenti rischi di fare un pasticcio (leggi qui e qui). In questo caso, pasticci da fare non ce n’erano più, ma la figuraccia, quella sì, c’è stata, e si sarebbe potuta evitare.

A Lecco una madre uccide tre figlie piccole, “una tragedia immane” avranno a dire i telegiornali, e in effetti lo è. Una storia orrenda e dolorosa. Succede tutto di mattina presto, la donna uccide le figlie piccolissime, a coltellate, poi si presenta da un vicino sporca di sangue. I carabinieri arrivano immediatamente, com’è logico. La signora viene portata in ospedale perché si è ferita tentando il suicidio dopo il delitto. E lì confesserà davanti agli investigatori e a una giovane sostituto procuratore. Già di primo mattino, le indicazioni ai giornalisti sono chiare: la pista è quella lì, “sarebbe stata” la madre, il perché è tutto da capire ma non c’è altra direzione seria in cui indagare. Certo, il padre delle bambine, anche lui albanese, in un primo momento non si trova. Ma non vive insieme a loro. E infatti si trova in Albania. Cosa che viene presto verificata. Intanto la donna è piantonata in ospedale, i carabinieri aspettano solo che la confessione arrivi.

Poi alle 11.39 l’agenzia Ansa batte questa notizia, un’urgentissima con tanto di stellette: “Tre bimbe uccise: Alfano, non daremo scampo a assassino”. Questo il titolo, mentre il testo attacca così: “Noi non daremo scampo a chi ha compiuto questo gesto efferato. Inseguiremo l’assassino sinché non l’avremo preso e poi lo faremo stare in carcere sino alla fine dei suoi giorni”. Sono le parole di Alfano fedelmente riportate dall’agenzia. Ma come, ma allora forse i carabinieri si sono indirizzati su tutt’altra pista! Se il ministro dell’Interno manda un messaggio di questo genere vorrà dire che c’è un assassino in giro e che va fermato prima che possa fare ancora del male. Vuol dire che l’omicida non può essere quella donna. Il ministro si sarà certamente informato prima di fare un commento così forte. Non può essere altrimenti.
Il resto è noto. La donna confessa, alcuni tg lo spiegano già alle 12, pochi minuti dopo quella dichiarazione. Nelle edizioni seguenti, aggiungono molti altri particolari. Tra chi indaga per chiarire i dettagli di quella tragedia, qualcuno commenta caustico: “Grande tempestività, quella del ministro…Qualcuno gli spiega che abbiamo risolto la vicenda e che non c’è un assassino in libera circolazione? Abbiamo arrestato una madre rea confessa”. Sulle all news continua a campeggiare quel titolo dell’Ansa.

Poi forse qualcuno avvisa il ministro. E allora lui twitta. “Gesto di follia scatenato da separazione dal padre. Enorme tristezza”. Se lo dice il ministro dev’essere proprio così. Gesto di follia scatenato dalla separazione. Ok. Enorme tristezza. Giusto. Provaci ancora, Angelino. Ma anche no.

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