giustiziami » No Tav http://www.giustiziami.it/gm Cronache e non solo dal Tribunale di Milano Thu, 26 Jun 2025 16:20:55 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=3.4.1 Domani via a processo Notav, pm fanno i furbi http://www.giustiziami.it/gm/domani-via-a-processo-notav-pm-fanno-i-furbi/ http://www.giustiziami.it/gm/domani-via-a-processo-notav-pm-fanno-i-furbi/#comments Wed, 21 May 2014 10:26:19 +0000 cimini http://www.giustiziami.it/gm/?p=2237 I pm di Torino fanno i furbi all’immediata vigilia del processo, depositando a poche ore dal via una montagna di atti, 67 verbali con carabinieri, poliziotti e finanzieri per cercare di dimostrare che l’azione contro il cantiere avvenuta nel maggio 2013 in cui fu danneggiato un compressore avvenne con finalità di terrorismo e con gravi danni all’immagine dell’Italia e della Ue.

La procura aveva ottenuto il rinvio a giudizio con rito immediato davanti alla corte d’assise dei 4 militanti Notav, in carcere dal dicembre scorso sottoposti in un regime di alta sorveglianza a un 41bis di fatto, sul presupposto che vi fosse l’evidenza della prova. E invece solo in extremis i pm calano il presunto asso, in un clima da emergenza da loro artificiosamente creato, agitando i fantasmi del passato, al fine di usare il processo  contro chi dice no all’opera costosa inutile e controproducente del treno ad alta velocità ma fa opposizione sociale in generale.

Insomma quel compressore per i gestori del laboratorio politico della repressione nel terzo millennio è come se fosse Aldo Moro. Il dipartimento dell’amministrazione penitenziaria si era spinto fino a proporre che da domani i 4 imputati seguissero il processo in videoconferenza, un’idea che la corte d’assise non ha preso in considerazione. E non è l’unica novità negativa per i ‘professionisti dell’antiterrorismo’. Nei giorni scorsi la Cassazione ha annullato con rinvio a un altro colllegio del Riesame di Torino la contestazione della finalità che porterebbe gli imputati a richiare fino a 30 anni di carcere mentre è finito indagato per simulazione di reato e procurato allarme l’autista di un pm che si era inventato un’aggressione dei NoTav.

Da domani comunque nell’aula bunker del capoluogo piemontese si gioca una partita che va al di là di un processo che avrebbe dovuto essere celebrato non in corte d’assise ma in tribunale e con gli imputati a piede libero. Si tratta di una partita politica in cui il diritto rischia fortemente di contare solo in percentuale minima perché stavolta magistrati, partiti e media sono uniti nella lotta. Con un occhio alla difesa degli affari. Gli appalti del Tav infatti risultano gli unici onesti e trasparenti. Nel nome della “lotta al terrrismo”. (frank cimini)

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No Tav, pm e politici uniti per la prima volta nella lotta http://www.giustiziami.it/gm/no-tav-pm-e-politici-uniti-per-la-prima-volta-nella-lotta/ http://www.giustiziami.it/gm/no-tav-pm-e-politici-uniti-per-la-prima-volta-nella-lotta/#comments Mon, 10 Feb 2014 14:21:17 +0000 cimini http://www.giustiziami.it/gm/?p=1562 Il 14 maggio la Presidenza del Consiglio dei Ministri e addirittura l’Unione Europea saranno con ogni probabilità parte civile in Corte d’Assise a Torino nel processo con rito immediato contro 4 militanti No Tav che rischiano fino a 30 anni di carcere per un attentato la notte tra il 13 e il 14 maggio 2013 a un cantiere in Val di Susa. Ci furono danni per 90 mila euro, 80 mila a un compressore 10 mila a cavi elettrici e altro, ma l’accusa parla di tentato omicidio di pubblici ufficiali nell’esercizio delle loro funzioni, con finalità di terrorismo e azione idonea a danneggiare l’immagine dell’Italia.

Gli operai indicati come parte offesa dalla Procura e che avrebbero rischiato di morire colpiti dalle molotov si trovavano al momento dell’azione ben 150 metri dentro la galleria. Il dolo eventuale non viene infatti nemmeno contestato formalmente dai pm che lo fanno trasparire dagli atti dove, tra l’altro, vengono elencate tutte le azioni di sabotaggio avvenute negli anni come se fosse possibile addebitarle ai 4 imputati.

Stiamo parlando della stessa Presidenza del Consiglio che in India si sta battendo per dimostrare che i due marò responsabili dell’uccisione dei pescatori non sono terroristi. E con argomenti che potrebbero essere utilizzati dai legali dei NoTav davanti ai giudici. In India bene o male ci sono 2 morti, in Val di Susa neanche un certificato medico a dimostrare un ferimento. Ma per gli avvocati dei No Tav la strada è molto più in salita.

Per la prima volta dopo anni e anni abbiamo nel bel paese pm e politici uniti nella lotta, con il fiancheggiamento di tutti i media. C’è di mezzo “il terrorismo”, parola che evoca nell’immaginario collettivo un’epoca in cui c’erano i morti per le strade tutti i giorni, poggiando la ricostruzione accusatoria sulla mitica figura di un vero professionista di tutte le emergenze come Giancarlo Caselli, da poco andato in pensione, arrabbiato perché sull’agenda 2014 di Magistratura Democratica era stato ospitato un articolo di Erri De Luca in cui si affermava che tanti e tanti anni fa i vincitori processarono i vinti. Come a Norimberga, anzi peggio.

Nel contesto non manca un senatore del Pd a recitare pateticamente il ruolo di Pecchioli del terzo millennio. E’ l’unico movimento radicato sul territorio, sia pure in una porzione limitata del paese. Così soprattutto come monito a chiunque abbia intenzione di ribellarsi viene ricordato che non si può e non si deve, agitando i fantasmi del passato. La politica oggi come allora non se ne occupa direttamente, delega i magistrati che poi si guardano bene dal mettere il naso negli appalti dell’alta velocità, evidentemente gli unici onesti e trasparenti in un mondo corrotto. Una storia vergognosa tra passato, presente e futuro. (frank cimini)

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