giustiziami

Cronache e non solo dal Tribunale di Milano

Il caso Ruby e il sequestro di un cavallo

Ruby per sempre. Ormai la storia delle “cene eleganti” nella residenza di Silvio Berlusconi oltre ad aver prodotto tre processi uno dei quali ancora in corso e lontanissimo dall’essere definito con diversi stralci finiti altrove per ragioni di competenza pervade anche altre vicende giudiziarie.

E’ il caso del sequestro di un cavallo, a nome Calatash, disposto dal sostituto procuratore Luca Gaglio pm di udienza del processo Ruby ter, dove Silvio Berlusconi risponde di corruzione in atti giudiziari perché avrebbe pagato alcune ospiti della serate di Arcore affinché mentissero davanti ai giudici. Il sequestro avviene ai  danni di Pierpaolo Armani Pagano accusato di appropriazione indebita su denuncia di Luca Panerai, figlio dell’editore Paolo.

Pagano è assistito dall’avvocato Luca Giuliante ex difensore di Ruby e imputato di corruzione Ion atti giudiziari nel processo Ruby ter. Giuliante ricorre al tribunale del riesame che gli dà ragione dissequestrando il cavallo dal momento che Pagano lo aveva pagato interamente versando 35 mila euro al signor Panerai.

L’aspetto curioso della vicenda sta nella rinuncia del pm Gaglio a continuare  a occuparsi del fascicolo poi affidato a un collega. Gaglio rinunciava a suo dire per non trovarsi in imbarazzo in ragione della presenza nella causa di un avvocato, Giuliante, imputato in un processo  dove lui rappresenta l’accusa in aula. Il pm Gaglio comunque rinunciava dopo che la la sua tesi era stata bocciata in sede di Riesame. Successivamente l’indagine a carico di Pagano è stata archiviata (frank cimini)