giustiziami

Cronache e non solo dal Tribunale di Milano

Guardare gli uccelli sul lago costa 8 mesi di carcere a Dell’Utri

Non ha potuto emulare il ‘Barone rampante’ di Italo Calvino, quel Cosimo Piovasco che a 12 anni salì su un albero dopo una lite coi genitori per un piatto di lumache e non scese mai più. Marcello Dell’Utri da quella ‘casetta’ inerpicata tra i rami vista lago di Como, costruita nel parco della villa di Torno, è franato in malo modo.

Atterraggio brusco dopo la senteza di primo grado pronunciata dai giudici comaschi, nove mesi di carcere (pena sospesa), mitigati oggi ma di poco dalla Corte d’Appello di Milano. Otto mesi. Tanto è costata la passione per il bird – watching all’ex senatore che era stato denunciato nel 2009 quando il piccolo Comune lacustre scoprì ‘l’intrusa’ nel giardino della dimora, una costruzione da 70 metri quadri, due piani più una torretta. Citato dal pm in primo grado, l’architetto del Comune  aveva però contrastato la tesi dell’accusa sostenendo che l’edificio fosse smontabile e anche la Sovrintendeza aveva negato l’esistenza di violazioni paesaggistiche. Più severi di tutti sono stati i giudici di primo e secondo grado che hanno punito Dell’Utri per abusivismo edilizio e alterazione delle bellezze paesaggistiche.

Se Cosimo volle avvicinarsi al cielo per colpa di un piatto di lumache,  Dell’Utri quand’ è sceso dalla casetta (in parte demolita su ordine del giudice)  si è trovato una scintillante ricompensa. Ventuno milioni di euro scuciti dall’amico Berlusconi per impossessarsi di quella ‘favola’ da trenta locali, campo da tennis e darsena con vista sul blu.  (manuela d’alessandro)