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Cronache e non solo dal Tribunale di Milano

Dal Beccaria alla comunità per un corteo secondo i pm

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Hanno già trascorso due notti al carcere Beccaria per aver partecipato al corteo in solidarietà per Gaza in attesa dell’interrogatorio di convalida davanti al gip De Simone domani alle 12. Accusati di resistenza aggravata e danneggiamenti un ragazzo e una ragazza di 17 anni studenti del liceo Carducci ora rischiano di essere rinchiusi in una comunità per minori. È questa la richiesta dei mitici pm di Milano per contrastare una sovversione che nei fatti non c’è

I due ragazzi erano stati fermati verso le ore 12 di lunedì davanti alla stazione e centrale di Milano in pratica prima che iniziassero gli scontri dei manifestanti con le forze di polizia. E subito trasferiti al Beccaria in attesa della convalida con la decisione che arriverà al più presto solo due giorni dopo. Il difensore Angelo Guido Guella chiede la scarcerazione. Del resto le due ragazze maggiorenni fermate con le stesse accuse erano state scarcerate il giorno dopo con la misura dell’obbligo di firma quotidiano in un commissariato. Ai minorenni invece è andata già peggio perché intanto hanno fatto una notte in prigione in più. Essere minorenni in questa ennesima storia di repressione senza sovversione appare addirittura come una aggravante. E in più c’è il rischio stando alla procura di andare in una comunita. Che tipo di comunita’? E soprattutto a fare che cosa? Magari a disintossicarsi dalla voglia di scendere in piazza per protestare?

Domani davanti al gip sarà sentito il quinto arrestato un uomo di 37 anni che risponde anche di lesioni ai danni di un rappresentante delle forze dell’ordine. Reato diventato più grave con l’entrata in vigore del decreto sicurezza, l’ultimo simbolo giuridico dell’infinita emergenza italiana.
(frank cimini

 

 

 

 

 

Categoria: Nera