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Lo Stato fa subito la faccia feroce a meno di 24 ore dalla manifestazione in solidarietà con il popolo palestinese. Scattano cinque arresti per reati come la resistenza aggravata nel corso di una manifestazione per i quali le manette non sono certamente obbligatorie.
Due ragazze arrestate hanno avuto la convalida del provvedimento nel processo per direttissima e ora l’obbligo di firma giornaliero. Un terzo arrestato sta in attesa della decisione del giudice preliminare. Ha 37 anni è accusato anche di lesioni e avendo l’aggravante di aver commesso il reato ai danni di un rappresentante delle forze dell’ordine per cui il suo comportamento rientra in quelli previsti dalle aggravanti del decreto sicurezza. Altri due essendo minorenni dipendono da quello che deciderà il tribunale dei minori. L’arresto di minori a causa di un corteo non può non suonare come particolarmente afflittivo.
Dalle indagini della Digos erano inizialmente emersi i nomi di otto persone tra cui le cinque arrestate. Ma ovviamente prosegue il lavoro di visione dei filmati al fine di identificarne altri. Le accuse di danneggiamenti aggravati non sono state ancora contestate formalmente pur facendo parte dell’inchiesta generale. Gli inquirenti attendono appunto l’analisi dei filmati degli scontri per attribuire le precise responsabilità sui danni causati.
La visione dei video viene considerata importante per identificare i partecipanti alla “guerriglia urbana” che si stima fossero diverse centinaia. Insomma la prospettiva è quella di andare verso un maxi processo.
La sicurezza era stata rafforzata intorno al Tribunale mentre erano in corso i processi per direttissima a completare il quadro del clima di emergenza intorno a questo ultimo atto in ordine di tempo di una repressione senza sovversione. Gli arresti di ieri mattina a cui seguiranno altri nei prossimi giorni hanno chiaramente una funzione di deterrenza verso la partecipazione ai cortei sia per la solidarietà internazionale che per le questioni di politica interna. In modo che si capiscano le vere ragioni del decreto sicurezza e del perché abbia sostituito velocemente il disegno di legge. Il tutto per regolare lo scontro sociale.
(ftank cimini
Categoria: Nera