Cospito contro il 41bis Giudici decideranno chissà quando
Nordio il gattaro che non risponde su Tigro “intercettato”
Per dare forza alla promessa di riformare il codice Rocco nei giorni scorsi il ministro della giustizia Carlo Nordio aveva spiegato: “Lo giuro sui miei gatti Rufus e Romeo”. Ma adesso nella vita dell’ex magistrato è entrato un altro micio perché il deputato Roberto Giachetti gli ha chiesto di attivare i poteri ispettivi su una vicenda che l’esponente di Italia Viva ha definito “tragicomica”.
Nordio non ha ancora risposto all’ interrogazione parlamentare relativa all’annorazione della Digos poi allegata dai pm di Torino agli atti dell’inchiesta su Askatasuna in cui si leggeva che l’indagata Dana Lauriola nell’agosto del 2020 parlava in camera da letto con il suo gatto.
Ben difficilmente (eufemismo) le parole della donna potranno risultare di qualche interesse investigativo per cui l’onorevole Giachetti sollecita il ministro a intervenire sugli uffici giudiziari del capoluogo piemontese per conoscere le ragionI della presenza tra gli atti della “intercettazione” relativa a Tigro e alla sua padrona.
Ci sarebbe da ridere se non ci fosse da piangere. Ma in realtà non c’è da stare allegri per nessun motivo nel constatare il modo con cui si fanno le indagini. Parliamo di una inchiesta per associazione sovversiva accusa poi modificata dal Riesame in associazione per delinquere. Il ricorso dei difensori degli indagati del centro sociale Askatasuna sarà discusso in Cassazione il prossimo 24 novembre.
Per manacanza in questi tempi di materia prima, la sovversione, gli uffici Digos dell’intero paese sono abbastanza disoccupati. È chiaro che dovendo giustificare la loro esistenza e soprattutto i costi di strutture spropositate rispetto alla bisogna i poliziotti si aggrappino a tutto. Il resto lo hanno fatto i magistrati allegando al fascicolo di indagine le coccole fatte dalla signora Lauriola e i miao di Tigro che nei suoi 17 anni di vita ne aveva già viste di tutti i colori. Dana infatti era finita in carcere a scontare una condanna a due anni di reclusione senza sospensione condizionale della pena per aver parlato con un megafono durante una manifestazione in autostrada. Oggi però avrà gioito anche Tigro perché la sua padrona si è laureata. In attesa dell’udienza in Cassazione e di un eventuale chiarimento in merito all’”ascolto” registrato da agenti che evidentemente hanno poco da fare (frank cimini)
Giachetti: intercettata indaga con gatto Nordio si attivi
“L’intercettazione di un dialogo tra una indagata e il suo gatto, che viene inserita negli atti di un’inchiesta da parte della Procura di Torino, è una vicenda tragicomica che oltrepassa tutti i possibili confini della logica e del buonsenso.” Così in una nota Roberto GIACHETTI, deputato di Azione – Italia viva, sul caso che ha come protagonista Dana Lauriola, raccontato in un articolo a firma di Frank Cimini sul quotidiano Il Riformista lo scorso 7 novembre.
“La donna, che in passato aveva trascorso due anni in carcere per aver utilizzato un megafono durante una manifestazione avvenuta in autostrada, è stata coinvolta nell’operazione Sovrano, condotta nei confronti del centro sociale Askatasuna, ed è stata intercettata dalla Digos di Torino nella sua stanza da letto mentre ‘conversava’ con il suo gatto Tigro. L’intercettazione, della durata di un minuto e quattordici secondi, risulta allegata dalla Procura di Torino agli atti dell’inchiesta come documentazione utile ai fini del processo. Ho presentato su questa assurda vicenda un’interrogazione – conclude GIACHETTI – chiedendo al ministro se non ritenga di procedere, nell’ambito delle sue competenze, ad attivare i propri poteri ispettivi in relazione alle eventuali irregolarità, anomalie e/o omissioni da parte degli uffici giudiziari della Procura di Torino”. (Public Policy)
@PPolicy_News
RED
161531 nov 2022
De Maria ex Br solidale con sciopero fame di Cospito
Nicola De Maria detenuti ex militante delle Brigate Rosse colonna Walter Alasia attraverso il suo avvocato Giuseppe Pelazza comunuca di aver prolungato l’ora d’aria iL 9 novembre scorso in solidarietà con Alfredo Cospito l’anarchici in sciopero della fame contro il 41bis nel carcere di Bancali Sassari.
“Crisi guerra repressione contro lavoratori disoccupati studenti. In questo contesto – afferma De Maria – si è ultimamente estesa l’applicazione del regime carcerario del 41bis contro i prigionieri rivoluzionari mirando all’annientamento della loro identità e integrita’ psicofisica”.
Questa mattina su due quotidiani nazionali Repubblica e Stampa sono stati pubblicati gli articoli di Luigi Manconi e Massimo Cacciari critici sull’applicazione del carcere duro per Cospito il quale ha la posta bloccata sia in entrata sia in uscita e solo un’ora d’aria in una sorta di cubicolo.
(frank cimini)