Guido Podestà affida a un e-book di oltre cento pagine, scaricabile dai suoi profili Facebook e Twitter , la risposta indignata alla condanna a due anni e nove mesi di carcere che gli ha inflitto il Tribunale di Milano per avere contribuito alla raccolta di firme false a sostegno di Roberto Formigoni. E’ la prima volta che un politico si difende con un e-book (“anche se io appartengo al giurassico, è opera dei miei amici”, ha tenuto a precisare il Presidente della Provincia di Milano”), disponibile on line a poche ore da un verdetto di condanna, evidentemente non inatteso.
La strada è quella indicata da Silvio Berlusconi quando, per rispondere alle accuse della magistratura, convocava conferenze stampa e inondava i giornalisti di documenti che avrebbero dimostrato la sua innocenza. Ma qui andiamo molto oltre. La risposta del Podestà furioso, che convoca una repentina conferenza stampa, è quella di far consegnare dalle figlie ai giornalisti l’anteprima dell’e – book, scritto da “amici e collaboratori alla ricerca della verità”. Il titolo dell’opera, ‘Che Italia è questa? – Il processo di Robeldo contro Podestà’ si riferisce al presunto accanimento manifestato dal procuratore aggiunto Alfredo Robledo il quale aveva ‘disobbedito’ al suo capo, Edmondo Bruti Liberati, iscrivendo il politico nel registro degli indagati nonostante il niet del procuratore. Era stato questo uno dei motivi di scontro tra i due ‘galli’ della Procura finito davanti al Csm. (podesta-chiede-di-trasferire-processo-a-brescia-per-scontro-in-procura-e-giustiziami-arriva-in-cassazione)
A pagina 5 del libro, Josef K. (lo pseudonimo usato dagli autori che cita il personaggio kafkiano) fa un paragone azzardato tra Podestà e Oscar Pistorius. “Il 17 ottobre, giorno della penultima udienza, cade quasi per una beffa del destino, quattro giorni prima della condanna a cinque anni di reclusione emessi dalla Corte Federale di Pretoria ai danni di Pistorius per l’omicidio colposo della fidanzata (…) 5 anni e 8 mesi per un presunto falso ideologico, cinque anni per un omicidio giudicato colposo..qualcosa stride?”. Nel testo, Silvio Berlusconi viene definito “lider maximo”, Nicole Minetti che fu eletta nel ‘listino’ di Formigoni viene liquidata come l’”igienista dentale” a cui è stata concessa una “chance”. Infine, le “22 domande che rimangono senza risposta” , l’ultima delle quali è: “Ebbene, che Italia è questa?”. (manuela d’alessandro)